Glox Style Hand Made
Realtà dedicata ad abbigliamento per uomo, donna, bambini, animali, casa e accessori vari. GloxStyle è Sartoria specializzata per prodotti su richiesta e riparazioni varie. Questo blog racchiude tutti i progetti e le loro fasi di lavorazione con foto e spiegazioni dettagliate. Per richieste e info scrivere a: gloxstyle@gmail.com
lunedì 29 marzo 2021
domenica 5 aprile 2020
Buon pomeriggio e Buona Domenica delle Palme a tutti da GloxStyle. Nei prossimi giorni sarò impegnata alla preparazione di 150 mascherine richieste da alcuni miei clienti. Vi ricordo che sono mascherine in cotone e non omologate ma con lo scopo di aiutare in qualche modo a marginare il contagio.Per qualsiasi informazione mi potrete contattare tramite mail al seguente indirizzo: gloxstyle@gmail.com
oppure tramite sito:
www.gloxstyle.com
giovedì 3 gennaio 2019
mercoledì 7 novembre 2018
Articolo sul Riciclo
Riciclo, la cooperativa eco che lavora con gli scarti
Il lavoro di Al Revés, che lavora con gli scarti e con i soggetti emarginati
L’arte della sartoria insegnata alle cose e alle persone che non vogliono essere dimenticate. Ciò significa riciclo non solo dal punto di vista dei materiali, che rivivono in una nuova forma, ma anche dalla prospettiva di riabilitare le persone in difficoltà tramite l’insegnamento di un mestiere. Non un taglia e cuci qualunque, ma piuttosto un’attività di sartoria sociale che trasformi gli scarti tessili in qualcosa di diametralmente nuovo.Succede a Palermo, dove la cooperativa sociale Al Revés fa lavorare migranti, ragazzi stranieri, italiani in difficoltà, disabili, tutti con la testa immersa nella sartoria, e pronti a dare vita ad oggetti e creazioni del tutto diverse da quelle di partenza. Dalle borse, agli abiti da sposa. Il mestiere sartoriale viene insegnato a detenuti, immigrati, donne in difficoltà, tossicodipendenti e molte altre categorie disagiate.Un processo di impresa sociale, quello della cooperativa, che interessa sia gli oggetti considerati inutili sia le persone più emarginate da questi tempi bui e difficili.Ed essa opera attraverso una prospettiva circolare, includente, che reinserisce persone e materiali in un nuovo flusso vitale. Come si legge sul sito della cooperativa, l’impresa è stata fondata a Palermo nel luglio 2012, e si occupa prevalentemente di riciclo tessile, critical fashion, servizi alle persone. Anche il nome del progetto, Al Revés, in francese ‘al contrario’, sottolinea proprio la necessità di un cambio di prospettive: sul mondo che sulle cose.Il laboratorio da una via nascosta di largo Zuccarello a Palermo, sta ora cercando di spostarsi ed allargarsi. Vuole trasformarsi in punto vendita, punto di raccolta di idee e vetrina per le creazioni realizzate dal gruppo di lavoro. La cooperativa è nata dall’iniziativa di una decina di soci e attualmente dà lavoro a cinque persone oltre al servizio di assistenza. Prossima fermata: la stampa in 3D, per crescere ancora tra spirito sociale e ambientalistico. [Fonte La Stampa]
Il lavoro di Al Revés, che lavora con gli scarti e con i soggetti emarginati
L’arte della sartoria insegnata alle cose e alle persone che non vogliono essere dimenticate. Ciò significa riciclo non solo dal punto di vista dei materiali, che rivivono in una nuova forma, ma anche dalla prospettiva di riabilitare le persone in difficoltà tramite l’insegnamento di un mestiere. Non un taglia e cuci qualunque, ma piuttosto un’attività di sartoria sociale che trasformi gli scarti tessili in qualcosa di diametralmente nuovo.Succede a Palermo, dove la cooperativa sociale Al Revés fa lavorare migranti, ragazzi stranieri, italiani in difficoltà, disabili, tutti con la testa immersa nella sartoria, e pronti a dare vita ad oggetti e creazioni del tutto diverse da quelle di partenza. Dalle borse, agli abiti da sposa. Il mestiere sartoriale viene insegnato a detenuti, immigrati, donne in difficoltà, tossicodipendenti e molte altre categorie disagiate.Un processo di impresa sociale, quello della cooperativa, che interessa sia gli oggetti considerati inutili sia le persone più emarginate da questi tempi bui e difficili.Ed essa opera attraverso una prospettiva circolare, includente, che reinserisce persone e materiali in un nuovo flusso vitale. Come si legge sul sito della cooperativa, l’impresa è stata fondata a Palermo nel luglio 2012, e si occupa prevalentemente di riciclo tessile, critical fashion, servizi alle persone. Anche il nome del progetto, Al Revés, in francese ‘al contrario’, sottolinea proprio la necessità di un cambio di prospettive: sul mondo che sulle cose.Il laboratorio da una via nascosta di largo Zuccarello a Palermo, sta ora cercando di spostarsi ed allargarsi. Vuole trasformarsi in punto vendita, punto di raccolta di idee e vetrina per le creazioni realizzate dal gruppo di lavoro. La cooperativa è nata dall’iniziativa di una decina di soci e attualmente dà lavoro a cinque persone oltre al servizio di assistenza. Prossima fermata: la stampa in 3D, per crescere ancora tra spirito sociale e ambientalistico. [Fonte La Stampa]
domenica 4 novembre 2018
Borsa Modello GRACE
In questo post vi mostrerò le fasi lavorative della Borsa Modello Grace passo per passo e vi spiegherò come l ' ho realizzata.
La prima foto vi mostra i tessuti e gli accessori utilizzati per la realizzazione del prodotto e sono i seguenti:
- pantalone verde in Lino utilizzato per la parte superiore della borsa
- gambe di jeans marroni utilizzate per la tracolla e chiusura a cappuccio
- cintura nera di perline nera e conchiglie per la copertura estetica della tracolla
-braccialetto nero come accessorio
-gambe di jeans militare per la parte inferiore della borsa
Nella seconda fase vedrete le basi della borsa realizzate per quanto riguarda l' esterno ho unito la parte superiore del pantalone in lino e jeans mimetico; mentre per quanto riguarda l' interno ho utilizzato un jeans marrone con le tasche annesse da un lato e un tascone dall' altro
Nella terza fase vi mostro la tracolla completa di jeans e cintura applicata con degli strappi in modo da poterla togliere al momento del lavaggio
Nella quarta fase vedrete la realizzazione della chiusura a cappuccio realizzata col jeans marrone
Nella quinta fase vi mostro la chiusura a cappuccio terminata e applicata alla borsa con rifinitura in sbieco color panna e un' asola che andrà a chiudere la borsa
La borsa è stata realizzata su richiesta dalla cliente con tutto materiale di riciclo e per poter vedere la borsa completa potete cliccare al seguente link
mercoledì 10 ottobre 2018
Jeans
Caratteristiche
Il fatto che il taglio tipico del jeans a 5 tasche sia stato realizzato largamente ed abbia avuto successo con il tessuto denim, ha portato alla confusione dei concetti: il termine denim indica il tessuto, e non necessariamente di colore blu; il termine jeans identifica il taglio dei pantaloni, a prescindere dal tessuto impiegato (ve ne sono perfino in pelle Il denim ha un'armatura di saia da tre, è realizzato in filato di cotone, la trama è di colore bianco o écru e l'ordito di colore blu. Prima dell'introduzione dei colorantichimici, il colore blu veniva ricavato dalla pianta isathis tinctoria (conosciuta volgarmente con il nome di "guado") o dalla pianta indigofera tinctoria, l'indaco. Esso, tecnicamente, è molto simile al fustagno, di cui è probabilmente una derivazione. [Fonte Wikipedia]
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Il fatto che il taglio tipico del jeans a 5 tasche sia stato realizzato largamente ed abbia avuto successo con il tessuto denim, ha portato alla confusione dei concetti: il termine denim indica il tessuto, e non necessariamente di colore blu; il termine jeans identifica il taglio dei pantaloni, a prescindere dal tessuto impiegato (ve ne sono perfino in pelle Il denim ha un'armatura di saia da tre, è realizzato in filato di cotone, la trama è di colore bianco o écru e l'ordito di colore blu. Prima dell'introduzione dei colorantichimici, il colore blu veniva ricavato dalla pianta isathis tinctoria (conosciuta volgarmente con il nome di "guado") o dalla pianta indigofera tinctoria, l'indaco. Esso, tecnicamente, è molto simile al fustagno, di cui è probabilmente una derivazione. [Fonte Wikipedia]
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lunedì 8 ottobre 2018
Metro da Sarto
Il metro da sarto è un tipo di metro a nastro usato per prendere le misure in sartoria. È flessibile per poter seguire bene le curve del corpo e riportare le misure con precisione. Lo si ripone arrotolato.Consiste in una striscia di tessuto plastificato lunga 1,5 m. e larga un paio di centimetri. Solitamente bianco, ma può essere di altri colori chiari come giallino o verdino, con i numeri scritti in nero su entrambi i lati con ordine inverso (l'estremità che riporta 1 sull'altra faccia porta 150) oppure con un lato con le misure in centimetri e l'altro lato con le misure in pollici. Le estremità sono rinforzate da una placchetta in metallo. Sul lato destro del nastro vi è una numerazione doppia che riporta sui numeri dispari una freccetta e su quelli pari un numero uguale alla metà di quello scritto. Sul lato sinistro vi è la divisione in millimetri, a volte solo per 10 cm.Il metro da sarto non va confuso con quello tipico per misurare la lunghezza dei tessuti; quest'ultimo è un massiccio righello di legno a sezione rettangolare, molto rigido e pesante, con le estremità rinforzate in metallo.Giusto per non confonderlo il metro di nastro viene più comunemente chiamato centimetro [Fonte Wikipedia]
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